A2A è il gruppo energetico quotato a Piazza Affari che nasce dal legame tra le imprese del Comune di Brescia e di quello di Milano, le quali hanno una quota del 27,5%.
A2A è alle prese con il suo futuro. La società, che ha rilevato il 50% di Edipower e che vanta circa 1 milione 400 mila clienti per il gas e circa 1 milione 300 mila clienti per l’elettricità, si è espressa in merito all’argomento a Radio24 per bocca del suo presidente del consiglio di gestione Graziano Tarantini.
Gli argomenti sono relativi al piano di investimenti il taglio dei debiti e l’utile del triennio 2012-2015. Tarantini ha parlato di un piano industriale per il triennio di 1,2 miliardi di investimenti e di risultati che si iniziano a vedere.
Sulla questione dell titolo piatto in Borsa, il presidente del consiglio di gestione di A2A ha detto che la società sente più di altri la crisi in quanto opera nel settore energetico. Tarantino si mostra anche convinto che il titolo crescerà nei prossimi mesi in quanto, dice, “noi la nostra parte l’abbiamo fatta”. Per il resto, dipende dalla crisi. In effetti, se la produzione industriale e le famiglie hanno meno risorse a disposizione anche il consumo energetico ne risente.
Sulla presenza del pubblico nella società, tarantini ha affermato:
La presenza del pubblico garantisce strategie di lungo periodo. Un azionista pubblico è garante di un piano come questo perché è più coraggioso sul piano dell’efficientamento. Non chiede obbiettivi di brevissimo termine ed è in grado di assicurarti un sostegno in un periodo diverso. L’azionista non è neutro. A secondo di chi e’ l’azionista si possono effettuare politiche differenti o di medio lungo periodo o di brevissimo periodo. Il pubblico, nel nostro caso, ci garantisce strategie di maggior respiro a medio, lungo termine.