La rincorsa all’oro è usata come discriminante per le previsioni, perché indica il grado di rischio e stress cui è sottoposta l’economia a livello globale. Se si teme per il peggio, ad esempio, saranno molti i governi stimolati a fare incetta di lingotti d’oro. Incrementare le riserve auree, infatti, protegge dalle oscillazioni troppo violente del mercato.
Negli ultimi mesi, dell’oro, si è detto di tutto e di più. Per esempio si è detto che i paesi emergenti spingono le quotazioni auree, si è ascoltata la voce delle banche, come la Saxo Bank e si sono fatte previsioni sul raggiungimento della soglia massima dei 1900 dollari l’oncia nel primo semestre del 2013.
►Oro, petrolio e cereali: le previsioni Saxo Bank
Sul finire del 2012, il trend dell’oro nel 2013, l’ultimo, in ordine cronologico è il gruppo olandese Abn Amro che pensa che la quotazione aurea, nell’anno in corso, potrebbe crollare fino ai 1500 dollari per oncia.
L’aumento dell’offerta sarà moderato ma soprattutto ci sarà una domanda inferiore alle aspettative e questa discesa potrebbe durare continuare anche nel 2014, anno in cui l’oro potrebbe rompere la resistenza dei 1400 dollari l’oncia.