Il Governo approva il decreto sulle accise dei tabacchi. A partire dal primo giorno del prossimo anno, i fumatori dovranno fronteggiare l’ascesa del prelievo fiscale sui pacchetti che costano fino a 4 euro e 40 centesimi.
Previsto, dunque, un aumento che potrebbe anche arrivare a venti centesimi in più in confronto al passato. L’aumento riguarderà i brand che hanno i prezzi più bassi. Rimane da comprendere la reazione dei produttori: ribalteranno subito i maggiori costi delle accise sul prezzo di vendita dei tabacchi?
Il provvedimento normativo non dovrebbe coinvolgere le sigarette che hanno già un costo elevato. Per quanto riguarda le sigarette elettroniche e le sigarette ‘a cialda’, esse verranno tassate ma con un’accisa della metà in confronto a quella prevista per le sigarette ‘standard’. In confronto alla prima bozza di testo ci sarà in questo caso uno sconto ulteriore.
Le Commissioni Finanze di Camera e Senato hanno approvato il decreto varato dal Governo. All’interno dei contenuti trasmessi da Palazzo Chigi, il testo entrato alle commissioni è stato rappresentato al meglio e sono state recepite le indicazioni stabilite nel parere favorevole ma condizionato. Un ‘via libera’ atteso dalla relatrice al Senato, la senatrice di Ncd Federica Chiavaroli, che durante le giornate precedenti all’approvazione si era detta convinta del recepimento delle indicazioni da parte dell’esecutivo, dato il clima di collaborazione nel quale si è svolto il confronto.
Si possono allora in parte riprendere le stime che erano state fatte dai tecnici del bilancio del Senato per capire meglio quale sarà l’impatto. A cominciare dalle casse delo Stato, che stando alla relazione tecnica alla prima versione del decreto, avrebbero dovuto ricevere 160 milioni di gettito in più. Una cifra da rivalutare leggermente al ribasso considerato l’abbassamento dal 60 al 50% dell’accisa sulle sigarette elettroniche e quelle a ‘cialda’.