Finalmente è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto dei lavoratori italiani del gruppo Fiat. Un aumento che coinvolge oltre 80 mila lavoratori e che, come fanno sapere da fonti sindacali- sembra aver messo tutti d’accordo, tranne i rappresentanti della Fiom.
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Il nuovo contratto e gli aumenti previsti entrano in vigore in questi giorni -con effetto retroattivo che porta gli aumenti anche nella busta paga relativa al mese di febbraio- e prevedono un aumento di stipendio di 40 euro lordi al mese. Questo aumento sarà valido per tutto il 2013, e ad ottobre inizieranno le nuove trattative per il rinnovo del contratto per il biennio successivo.
Un buon risultato, dunque, dato che l’aumento salariale previsto per i dipendenti Fiat è più alto di quello che è stato concesso ai metalmeccanici italiani dal contratto di Federmeccanica -che si applica a tutti i metalmeccanici tranne che ai dipendenti Fiat.
Oltre all’aumento i dipendenti Fiat avranno anche un premio di produttività di 120 euro lordi mensili uguale per tutti, ma sarà erogato solo a quei dipendenti che totalizzano le maggiori presenze in fabbrica, computo nel quale non si contano assenze ricoveri ospedalieri, assenze per infortunio, maternità e allattamento.
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Ed è proprio per il premio produzione che sono scattate le prime polemiche: le assenza per cassa integrazione sono comprese nel computo finale delle presenze in azienda e quindi sono già esclusi da questo premio tutti i dipendenti per i quali non è stato previsto il ritorno alla piena attività produttiva.