A seguito del via libera del Parlamento greco, l’attenzione è focalizzata sull’Eurogruppo con il presidente, Jeroen Dijsselbloem, che mette le mani avanti: la questione della fiducia nei confronti di Atene è ancora sul tavolo.
Nel contempo, Berlino minaccia di non approvare il terzo piano di salvataggio e di concedere solo un prestito ponte.
A poco meno di un’ora dalla riunione dei ministri delle Finanze della zona euro sul nuovo piano di aiuti da 85 miliardi di euro per la Grecia Dijsselbloem ha chiarito che il fatto che il Parlamento greco sia d’accordo con il pacchetto di misure è una buona notizia, ma l’Eurogruppo non ha ancora dato il suo assenso. Esaminerà il piano e parlerà anche della fiducia politica “perché è una questione ancora sul tavolo con la Grecia”, ha proseguito, precisando che “tutti i membri dell’Eurogruppo dovranno concordare il salvataggio”, lasciando così intendere che il sì non è così scontato.
A preoccupare l’Eurogruppo, ha spiegato, è la sostenibilità del debito greco ma anche la ricapitalizzazione delle banche, “che potrebbe essere molto costosa”, il fondo sulle privatizzazioni e il coinvolgimento del Fondo monetario internazionale “che è importante per molti Paesi”. Ma il Fmi non deciderà prima di ottobre. “Oggi credo che sentiremo che il Fondo è positivo sul piano”, ha affermato Dijsselbloem. Il Fondo ha legato la sua partecipazione ad alcune condizioni, segnalando che parteciperà al piano se queste condizioni saranno rispettate.
Anche il governo tedesco ha nuovamente insistito sull’importanza della partecipazione del Fmi al piano di aiuti. “La partecipazione del Fmi”, ha detto Christiane Wirtz, portavoce dell’esecutivo tedesco, “è decisiva per il governo tedesco” che ha assunto “una posizione unanime” in questo ambito che sarà rappresentata dal ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, nel corso dell’incontro di oggi a Bruxelles.
Se il Fondo non salirà a bordo, allora Schaeuble non approverà il piano. Ma per il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin, l’intesa va decisa oggi: “Se c’è bisogno di chiarire dei dettagli, se si vuole discutere il processo, allora facciamolo ma siamo qui, oggi, per decidere l’implementazione del terzo programma di aiuti”.
La Commissione europea è comunque fiduciosa sull’approvazione da parte dei ministri finanziari della zona euro del piano di aiuti a favore di Atene.