Acquisti Bond, le prossime mosse della Bce

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Alla fine dello scorso mese, il primo per quanto concerne la attivazione ufficiale del Qe (quantitative easing) da parte della BCE, l’istituto di Francoforte aveva comprato titoli governativi dell’eurozona per un totale pari a 47 miliardi di euro.

Di questi, undici miliardi riguardavano titoli pubblici tedeschi, 8,7 miliardi titoli governativi francesi, 7,6 riguardavano titoli di stato italiani e 5,6 afferivano a bond spagnoli. In realtà, la Banca Centrale Europea ha lanciato il suo programma completo di quantitative easing a partire dal 9 marzo con l’obiettivo di acquistare covered bond, titoli garantiti da asset (ABS) e obbligazioni denominate in EUR di governi dell’Eurozona, oltre che di istituti del settore pubblico: per questo programma sono contemplati esborsi nell’ordine di 60 miliardi di euro al mese fino almeno a settembre 2016.

Uno degli obiettivi principale è l’indebolimento della valuta: dal maggio 2014 l’euro si è deprezzato di circa il 15% rispetto alle divise dei principali partner commerciali dell’Eurozona, e molti esperti valutari prevedono che la debolezza della moneta unica europea persisterà, in particolare rispetto al dollaro statunitense.
“Riteniamo che gli effetti di questa sostanziale svalutazione siano piuttosto significativi: con ogni probabilità a trarne vantaggio saranno, in particolare, le economie orientate alle esportazioni, come la Germania, ma anche la crescita del PIL in Francia, Italia e Spagna dovrebbe godere di una spinta. L’effetto non è ottenuto solo grazie alla crescita delle esportazioni, ma anche perché i consumi interni dovrebbero indirizzarsi verso merci interne relativamente più economiche, stimolando quindi la produzione domestica e al contempo facendo calare le importazioni” spiega Björn Eberhardt, Head of Global Macro Research di Credit Suisse.

Un altro importante effetto dell’azione del Qe targato BCE è quello relativo al ribasso dei tassi d’interesse: la flessione dei rendimenti dei titoli di Stato sospingerà con ogni probabilità al ribasso i rendimenti di altri asset nell’ambito del reddito fisso. Inoltre, gli acquisti della BCE di asset a reddito fisso nel settore privato aumentano la portata della compressione di rendimenti e spread.

 

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