Il governo nella Legge di Stabilità ha trovato il modo di far quadrare i conti e poter abolire l’Imu. Nella prossima dichiarazione dei redditi non sarà più possibile detrarre le spese dell’assicurazione sulla vita o di quella sugli infortuni. Il tetto della detrazione si abbassa quindi fruttando per lo Stato circa 800 mila euro all’anno.
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Questa decisione si basa sulla necessità di trovare i fondi per sopperire all’abolizione dell’Imu varata dal governo nella Legge di Stabilità. Le minori detrazioni andranno quindi a compensare il gettito fiscale che verrà meno dal mancato versamento dell’Imu.
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Fino a ora era possibile detrarre, in fase di presentazione della dichiarazione dei redditi, il premio dell’assicurazione sulla vita e sugli infortuni dall’Irpef. Dal prossimo anno, e quindi dalla prossima dichiarazione dei redditi, questa agevolazione fiscale sarà ridotta e una parte delle spese per l’assicurazione sulla vita e per quella sugli infortuni non potrà più essere detratta. La detrazione massima sarà di 630 euro mentre prima era a 1291,14 euro. Il risparmio potenziale si riduce a 43,7 euro.
Nei prossimi anni quindi molte persone pagheranno circa 200 euro in più di Irpef. Le decisione del governo è già stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e non sono mancate le critiche. Secondo le assicurazione, a patire particolarmente questa decisione sarà la fascia più debole della popolazione con redditi più bassi ed entro i 26 mila euro. L’Ania, l’Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici, aggiunge che la tipologia di persone che pagherà maggiormente sono i risparmiatori non ricchi che vivono senza concedersi lussi e che hanno uno stipendio medio.