La diminuzione dei costi prevista già da tempo da Air France si traduce in un significativo taglio dei posti di lavoro che verrà presentato il prossimo lunedì 5 ottobre proprio nel contesto del piano di ristrutturazione dopo il fallimento delle trattative sull’aumento di produttività dell’aviolinea.
Lo ha comunicato l’amministratore delegato del gruppo Alexandree de Juniac a radio Europe 1. “Sfortunatamente – ha detto – sarà un significante piano di riduzione dei posti di lavoro, nei discuteremo lunedì con i sindacati”. Ieri, dopo un incontro con i piloti a seguito del fallimento delle trattative di mercoledì scorso, Air France aveva fatto sapere che intende ridurre le sue attività nel 2016 e 2017 per salvaguardare il suo futuro.
Il top manager non ha dato dettagli sul numero di posti che saranno tagliati, ma i media francesi parlano di diverse migliaia, fino a 3.000. “Il numero delle posizioni eliminate sarà di 300 piloti, 700 personale di cabina (assistenti di volo) e 1.900 a terra”, per un totale di 2.900 posti, ha dettagliato uno dei sindacalisti. “Quel che ci siamo impegnati a fare è tentare di privilegiare le partenze volontarie”, ha spiegato de Juniac, ma “se servirà, la compagnia potrebbe ricorrere a partenze non volontarie”, che saranno però “eccezionali e limitate”.
La compagnia francese si era data tempo fino al 30 settembre per trovare un accordo con il sindacato dei piloti sulle “misure di produttività” per ottenere, nelle parole della società, “un ritorno ai profitti durevole”.
Ma nella serata di ieri si è vista costretta ad annunciare ufficialmente il fallimento delle trattative, e il conseguente avvio di un “piano alternativo” per il rilancio della competitività rispetto al progetto originale, battezzato ‘Perform 2020’. Stamattina, però, sia de Juniac sia un rappresentante del sindacato maggioritario dei piloti non hanno escluso che si possa riaprire il negoziato, con “nuove proposte”.