I manager di Alibaba, la società di ecommerce cinese, hanno deciso di entrare in borsa e non per salvare l’azienda, come spesso accade, ma per farla crescere ancora di più nel valore. Alibaba era una realtà considerata nel settore del commercio elettronico, ha lavorato per farsi conoscere.
Alibaba ha deciso di presentarsi con maggiore energia agli investitori e lo ha fatto per diverse settimane prima della quotazione in borsa. Adesso siamo prossimi all’IPO, l’offerta pubblica d’acquisto presso la borsa di New York e sembra che questo ingresso nella finanza sia il più ricco della storia.
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Alibaba ha fatto sapere che venderà le sue azioni ad un prezzo che oscilla tra i 60 e i 66 dollari l’una. Considerando il numero di azioni che saranno messe a disposizione degli investitori, si calcola che l’azienda avrà un valore di mercato di circa 155 miliardi dollari, appena 5 miliardi in meno di Amazon che in fin dei conti è il suo diretto competitor. Alibaba, adesso ha un volume d’affari che supera quello di eBay e Amazon messi insieme ma opera soprattutto in Cina.
Nell’IPO accadrà una cosa strana: non saranno messe in vendita tutte le azioni della società ma soltanto una parte. Si procederà con la vendita delle altre soltanto se il primo incontro con gli investitori andrà bene. Con questa prima quotazione l’azienda dovrebbe portare in cassaforte un gruzzolo da 24 miliardi dollari.
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Alibaba, tanto per fare un po’ di storia, utile agli investitori italiani, è stata fondata da Jack Ma, un imprenditore di 49 anni originario della costa orientale della Cina. Alla fine degli anni Novanta Ma si trovava a San Francisco dove gli fu commissionato il sito Alibaba. Il suo punto di forza rispetto ad Amazon è nel fatto che i prodotti non sono venduti direttamente ma c’è soltanto l’esposizione della mercanzia di alcuni commercianti che pagano per avere uno spazio per il loro commercio online.