Ancora due settimane per ultimare la due diligence, poi la trattativa fra Alitalia ed Etihad entrerà nel vivo. La compagnia di Abu Dhabi è «convinta» che Alitalia possa rinnovarsi ed essere redditizia, ha affermato, il ceo James Hogan in una conferenza stampa negli Emirati Arabi. Maurizio Lupi, ministro delle infrastrutture, tra i più tenaci sostenitori dell’accordo, è ottimista: «Siamo tutti ottimisti: confermo la scadenza di fine marzo», ha detto sulla data dell’accordo.
Hogan è appena rientrato dall’Italia. Era giunto a Roma venerdì scorso per una nuova full immersione con Gabriele Del Torchio e i team delle due società e gli advisor sulla due diligence. Sul tavolo ci sono l’esame della nuova definizione delle rotte di Alitalia, le successioni di piani, la condizione finanziaria, debiti compresi.
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Il manager ha puntualizzato che una decisione sull’acquisizione di una quota potrebbe giungere in marzo. Hogan ha detto che sta riguardando lo schema di business di Alitalia e che lo status dell’Italia come terzo maggior mercato per il traffico in uscita presenta la compagnia italiana attraente e potrebbe diventare l’opportunità per rafforzare la rete nel sud Europa a completamento delle relazioni di Air Berlin nel nord del continente. Pressato dai giornalisti, Hogan si è rimasto nel vago.
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«Noi non ci siamo impegnati in alcun modo ad investire o meno» in Alitalia, «parte della decisione che prenderemo nelle prossime due settimane è determinare ciò che riteniamo appropriato per i loro azionisti e che possiamo fare sotto la legislazione Europea».