La valutazione di convogliare tutte le rotte su Roma, ha messo in risalto Fassino, rappresenta per la città’ di Torino ”un grosso disagio”, anche per quel che riguarda i flussi business che la città’ richiama come secondo polo esportativo del paese, dei flussi studenteschi, e turistici. E particolarmente dopo gli esiti molto positivi del primo semestre 2014 dell’aeroporto torinese (+17%) che fanno pensare a un ampliamento entro fine anno dell’11%. Fassino ha comunicato che Alitalia ha giustificato la soppressione di queste tratte in quanto passive, ”riteniamo che questa decisione vada affrontata e gestita nella direzione di prendere tutte le iniziative che consentano a Torino di mantenere rotte con quelle località’ o perché’ le mantiene Alitalia o perché’ quelle rotte siano servite da altri vettori”, ha detto Fassino. ”In parte e’ già’ cosi – ha detto Fassino – Delle sette località’ per le quali Alitalia interromperebbe i voli quattro sono già’ coperte da altre compagnie, tranne Reggio Calabria e Lamezia Terme, problema non marginale per una città’ che ha una presenza significativa della comunità’ calabrese”.
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”Ieri sera e stamattina – ha affermato ancora Fassino – ho parlato con l’amministratore delegato della compagnia rappresentandogli il problema, anche come presidente dell’Anci, chiedendogli un incontro urgente che avrò’ nella giornata di domani a Roma per affrontare la situazione. Ho incontrato questa mattina il presidente dell’aeroporto Giuseppe Donato, che e’ il rappresentante della città’ e ieri ho parlato con l’amministratore delegato di Sagat Roberto Barbieri. Ho parlato anche con Vito Gamberale che rappresenta l’azionista di maggioranza di Sagat e lunedì’ pomeriggio ho convocato un incontro con gli azionisti oltre che col vertice della Sagat, quindi la Regione, la Camera di commercio l’Unione industriale”. Fassino ha precisato di aver affrontato il tema anche ”con il presidente del consiglio a cui ho rappresentato la delicatezza della situazione sia di Torino sia delle città’ del nord. Ho trasmesso le stesse preoccupazioni al ministro Lupi”.