«Ci sono seri problemi di legittimità su quello che stanno firmando: non mi pare ci sia il 50% più uno. Noi proporremo il referendum – afferma il segretario generale Uilt Claudio Tarlazzi che non ha firmato – Non condividiamo le regole, prima bisogna verificare se è valido. Se le cose cambieranno siamo disponibili alla ripresa del confrontoN. ascondere che ci sono delle specificità nel comparto del trasporto aereo è come mettere la testa sotto la sabbia. Non si può addossare alla Uilt di essere irresponsabile. Non accetto imposizioni né arroganze di chi non vuole una mediazione».
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«Il contratto così come è, è perfetto, ma non c’è unità di tavolo – afferma il segretario Ugl Gildo Rossi – Noi siamo stati pronti ad una mediazione sul punto che divide i sindacati, ma qualcuno non ha voluto la mediazione e ha spaccato il tavolo. Questo accordo così impegnativo e oneroso per i lavoratori, secondo noi deve essere condiviso dalla totalità delle organizzazioni sindacali».
Al termine del tavolo al ministero dei Trasporti, Cgil e Cisl avevano parlato di accordo sul contratto nazionale di settore e sui risparmi sul costo del lavoro, ma la Uil era contraria al testo. I dubbi della Uil sono legati anche al tema dei risparmi sul costo del lavoro per circa 31 milioni poiché, come ha affermato Luigi Angeletti, le cose sono unite. Intanto al termine dell’incontro tra i segretari di categoria e l’azienda per firmare l’accordo, Cgil e Cisl hanno firmato, mentre Uil e Ugl hanno preferito non firmare.