Le forze sindacali sono divise sui 2250 esuberi comunicati da Alitalia per concludere l’alleanza con Etihad. L’incontro che si sarebbe dovuto svolgere in Alitalia è stato disertato da tutte le sigle sindacali Fit Cisl, Filt Cgil e Ugl Trasporto aereo che “pur mantenendo la disponibilità a proseguire il confronto con il programma concordato con l’azienda la scorsa settimana hanno manifestato la loro indisponibilità a partecipare al confronto di oggi, che si sarebbe dovuto tenere insieme alle associazioni professionali dei piloti e degli assistenti di volo, a causa del carattere “anomalo” della convocazione”.
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Posizione questa non condivisa dalle associazioni professionali di piloti e assistenti di volo, Anpac, Anpav e Avia, che temono che la trattativa rimane a rischio. “L’annullamento dell’incontro odierno con l’amministratore delegato…mette l’accento sulla ”scarsissima attenzione alle reali questioni del lavoro”, scrivono in una nota le sigle sindacali del personale di volo, che spiegano: “le sorti di Alitalia, già pesantemente minate dalla disastrosa situazione finanziaria in queste ore sono minacciate dall’incomprensibile atteggiamento di Cgil, Cisl e Ugl che – per motivi prettamente ideologici – si sono dichiarati indisponibili a partecipare ad un’importante riunione convocata dall’amministratore delegato di Alitalia”, Gabriele Del Torchio.
“L’intervento di Etihad nella compagnia di bandiera deve necessariamente essere accompagnato – aggiunge la nota – da un’assunzione di responsabilità di tutte le parti coinvolte e a nessuno può essere concesso di agire sconsideratamente a danno dei 14 mila lavoratori di Alitalia”. Quindi è tutto ancora in sospeso con Alitalia che ancora non ha stabilito un nuovo incontro con le sigle sindacali.