Il ministro chiede l’accelerazione definitiva nell’ambito della trattativa tra Alitalia ed Etihad. Poi garantisce: “Entro giugno via alla riforma del trasporto pubblico locale”
“Credo che il tempo delle risposte sia oramai scaduto – ha detto il ministro delle infrastrutture Lupi – ognuno si deve assumere le sue responsabilità, perché non si può pensare che si possa tirare all’infinito ed Etihad dovrà dire se le risposte siano soddisfacenti”.
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“Abbiamo chiesto di accelerare i tempi – ha aggiunto il ministro – perchè ci preoccupa l’indeterminatezza che crea tensioni e incertezza, anche se l’amministratore delegato dell’Alitalia, Gabriele Del Torchio, ci ha detto che i primi tre mesi dell’anno sono in linea con il piano”. E Federico Ghizzoni, numero uno di Unicredit (tra i creditori) aveva detto che Unicredit è disposta “a fare tutto il possibile, ma non di tutto”, per risolvere la questione Alitalia.
In merito ai tempi per giungere a una decisione definitiva, Lupi ha auspicato che “questa settimana possa essere una buona settimana”. Infine, in merito a probabili esuberi di personale dell’operazione che potrebbero essere, secondo indiscrezioni di 2.600 addetti, Lupi non ha chiarito: “Io rimango al piano di Del Torchio che non aveva un numeretto ma un numero di riduzione del costo del lavoro per il quale c’erano diverse possibilità”. Comunque il ministro spera di aprire un tavolo con i sindacati anche prima delle elezioni europee. “Non dopo ma prima delle elezioni – ha concluso il ministro – spero che si possa attivare un tavolo con i sindacati, dopo la risposta di Etihad”.