L’Ue, ha spedito una lettera a Roma chiedendo delucidazioni in merito a possibili aiuti di Stato (nel mirino l’ingresso di Poste italiane (nel capitale) e per appurare che l’operazione non contravvenga alle norme comunitarie sul trasporto aereo. Una mossa “preventiva” cui ha risposto il ministro Maurizio Lupi: “Noi stiamo rispettando tutte le regole – ha detto – piuttosto l’Europa stia attenta a non farsi strumentalizzare dai concorrenti”.
I servizi del commissario Ue per la concorrenza, Joaquin Almunia, hanno inviato una lettera alle autorità italiane pretendendo entro il 22 luglio nuovi documenti per definire un probabile aiuto di stato dato ad Alitalia tramite Poste italiane, e per avere informazioni sull’operazione con Etihad. Lo dice l’Agi riportando la lettera: la forma dell’operazione Etihad è stata diretta fino ad oggi non come argomento di concorrenza, ma solo sotto la forma della proprietà e del controllo della compagnia, di cui si occupa il commissario Ue per i trasporti Siim Kallas.
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L’oggetto della lettera giunta al governo è “Italia: presunto aiuto di stato ad Alitalia” e adesso gli esperti dell’antitrust Ue precisano che “alcuni profili sono ancora da chiarire” in virtù della vicende dell’ex compagnia di bandiera che dovrebbe essere salvata dal vettore di Abu Dhabi. Bruxelles nello specifico chiede “una versione completa e non oscurata del verbale del consiglio di amministrazione di Alitalia dell’11 ottobre 2013” quando si decise per l’aumento di capitale di Alitalia per mezzo dell’ingresso di Poste Italiane. La Commissione richiede inoltre “una copia della fairness opinion predisposta da Crédit Suisse” in attinenza all’aumento di capitale.