Alitalia e Poste Italiane: un accordo spigoloso

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 Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, sottolinea, per quanto riguarda la situazione Alitalia, che i prossimi interventi non prevedono quelli che sono aiuti di Stato. Infatti per Maurizio Lupi l’ingresso di Poste Italiane in Alitalia non è da vedere come un aiuto di Stato.

Le Poste Italiane, che vantano la partecipazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, interverranno nella questione di Alitalia con quelli che sono 75 milioni in seguito alla ricapitalizzazione da 300 milioni approvata dallo stesso Consiglio di Amministrazione.

L’amministratore delegato del gruppo Poste Italiane, Massimo Sarmi, ha cercato di mettere fin da subito le cose in chiaro. Infatti Massimo Sarmi ha fatto sapere che per l’investimento di Alitalia, Poste Italiane non utilizzerà quelle che sono le risorse provenienti dai conti correnti postali e né tanto meno le risorse monetarie che provengono da quelli che sono i buoni postali e i libretti di risparmi di Poste Italiane. L’amministratore delegato di Poste Italiane ha sottolineato che le risorse finanziarie per l’investimento di Alitalia arriveranno solo ed esclusivamente dalla liquidità delle Poste Italiane stesse.

Alitalia rischia la bancarotta senza una nuova strategia e i giorni scorsi non sono stati per niente facili per la ex compagnia di bandiera, come aveva dichiarato lo stesso Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile).

Da confindustria non sono arrivate parole molto rassicuranti. Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, ha dichiarato di essere perplesso in merito ad un possibile intervento statale per quanto riguarda una società privata come quella di Alitalia. Ma è lo stesso Giorgio Squinzi ad ammettere che un intervento in Alitalia è estremamente indispensabile in questo difficile momento.

Photo Credits – Getty Images

 

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