Potrebbe rimanere aperta l’assemblea straordinaria di Alitalia per approvare la ricapitalizzazione da 250 milioni, e questo dimostra che la proposta ultima fatta da Poste potrebbe essere servita a sanare i dissidi con Intesa Sanpaolo e Unicredit. Come riportato dal Messaggero, la società guidata da Francesco Caio, mediante gli advisor, ha redatto un nuovo piano. Al fine di rispettare «i predetti termini ed obiettivi (operazione industriale e di mercato), Poste ritiene di partecipare indirettamente in New Az attraverso un veicolo societario intermedio fra Old e New Az stessa».
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Il piano redatto da Credit Suisse e dall’avvocato Franco Gianni prevede che «tale veicolo sarà proprietario del 51% di New Az (le azioni detenute dalla Old Az saranno fornite di un vantaggio nella distribuzione dei proventi derivanti dal Liquidity Event o vendita di Alitalia,) al fine di consentire alla stessa Old Az il rimborso delle linee di factoring». «La Newco avrà due soli azionisti, che saranno quindi Old Az e Poste, secondo partecipazioni da discutere fra le parti, ferma restando la disponibilità di Poste di investire 38,9 milioni». Nel piano è scritto ancora che per pervenire a questa struttura è necessario «il conferimento da parte di Old Az del ramo di azienda Alitalia in New Az così come previsto oggi e il successivo conferimento da parte di Old Az della partecipazione di maggioranza in New Az in favore della Newco nel cui capitale parteciperà Poste». «Vorrei spiegare – ha detto Caio – che non ci riteniamo un socio privilegiato rispetto agli altri soci di Alitalia, ma diversi sì».