Nelle trattative per l’entrata di Etihad in Alitalia ci sono delle difficoltà, ha dichiarato il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti Abdullah Bin Zayed.
“Ci sono delle difficoltà nelle discussioni commerciali in corso… un partenariato deve essere costruito su basi commerciali solide”, ha chiarito il ministro a margine di un incontro con il titolare della Farnesina Federica Mogherini a Roma. Il ministro ha detto che gli Emirati tenteranno di trovare il clima più propizio all’accordo nel suo paese, mentre la Mogherini ha rammentato che il governo italiano si è impegnato ad “accompagnare” una potenziale intesa.
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“Come governo siamo felici di vedere questo tentativo da parte delle due società. Negli Emirati cercheremo di creare il clima più favorevole ma questo richiede un’intesa commerciale tra Alitalia ed Etihad”, ha detto Bin Zayed.
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“Il governo italiano è impegnato ad accompagnare un eventuale accordo, c’è l’impegno istituzionale a farlo. Poi, ovviamente c’è la parte commerciale”, ha detto la titolare della Farnesina. Una fonte governativa ha specificato che l’impegno pubblico italiano potrebbe attuarsi nel favorire la cassa integrazione per i probabili esuberi di personale in Alitalia. Intanto si è svolto ad Abu Dhabi, sede di Etihad, un incontro tra l’amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio, e il numero uno di Etihad, James Hogan, durante il quale la compagnia araba ha continuato a mettere sempre “condizioni durissime” in cambio di un investimento in Alitalia. Etihad fondamentalmente vuole una sostanziale riduzione nei 14.000 addetti di Alitalia e nel debito da 800 milioni della compagnia italiana.