La BCE, ancora una volta ha scelto di lasciare invariati i tassi d’interesse ma quel che conta è soprattutto il discorso di Mario Draghi che ha fatto un’analisi della situazione economica dell’Europa. In primo luogo ha spiegato che anche nel 2013 saremo di fronte ad un’economia molto debole, in cui, però saranno riconoscibili dei segnali di miglioramento.
Entro la fine dell’anno molte novità dovrebbero essere messe sul piatto, ma qual è l’analisi fatta da Mario Draghi nel dettaglio? I punti del suo discorso sono sostanzialmente riassumibili in tre capisaldi: la decisione di lasciare i tassi di interesse invariati, il perdurare della debolezza economica che è stata cruciale nel 2012 e la stabilità nell’evoluzione dei prezzi che corrisponde all’analisi monetaria della BCE.
Riguardo l’analisi economica si parte subito dalla descrizione dell’andamento trimestrale dei conti del Vecchio Continente che illustrano una contrazione dello 0,2 per cento nel secondo trimestre del 2012. Il PIL reale dell’Europa ha subito nel terzo trimestre un calo dello 0,1 per cento e sembra che anche per il 2013 continuerà la discesa.
Poi ci sarà una piccola ripresa, forse partendo proprio dagli ultimi mesi dell’anno. A questo punto, per completare l’analisi occorre parlare dell’inflazione che nel 2013 dovrebbe scendere sotto la soglia del 2 per cento determinando nuovi assetti nelle politiche monetarie dei paesi.