Fiat ha ritoccato nella seduta del 22 gennaio, anche se solo marginalmente, i precedenti massimi di quota 7,555 spingendosi a 7,615, quota che tuttavia per il momento ha contenuto le spinte al rialzo.> Marchionne conferma “la sede Fiat in America”
Secondo l’ufficio analisi di Fta on line ” In area 7,60 si colloca il lato alto del canale crescente che sale dai minimi di novembre 2012, una resistenza che necessitera’ di una forte motivazione da parte del mercato per essere superata. Il titolo e’ reduce dal completamento del rettangolo di continuazione disegnatosi a partire dal top dello scorso giugno, figura completata il 2 gennaio con la rottura della resistenza dei 6,53 euro circa. Caratteristica delle principali figure di continuazione del trend e’ quella di permettere l’individuazione di obiettivi proporzionali alla loro ampiezza: una volta terminata la fase laterale che compone la figura se ne calcola l’ampiezza, nel caso in questione 1,45 euro circa, sommando questo va lore a quello del punto di rottura, quindi 6,50/55, per ottenere un target a 8 euro circa.
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Esistono quindi ancora discreti spazi di crescita prima di giungere su quell’obiettivo che e’ praticamente coincidente con i massimi del 17 gennaio 2011 a 8,18 euro e con quelli del 5 luglio dello stesso anno a 7,80. Il fatto che sugli indicatori tecnici di breve e medio termine sia stata raggiunta la zona di ipercomprato costringe tuttavia a nutrire seri dubbi sulle possibilita’ per il titolo di salire immediatamente verso gli 8 euro. Piu’ probabile che i prezzi vadano incontro ad una flessione per poi riprendere a salire verso i target indicati. Sotto area 7,25 questi timori troverebbero conferma ed il titolo potrebbe dirigere nuovamente verso area 6,50. La tenuta di quei supporti favorirebbe la ripresa di un rialzo duraturo, sotto area 6,50 probabile invece la ricopertura del gap rialzista del 2 gennaio con base a 5,96 euro. La immediata rottura di 7,60 porterebbe invece al test di 7,80 sen za allontanare tuttavia del tutto il rischio di flessioni.