A seguito della presentazione del piano industriale per il triennio 2016-2019, gli analisti hanno fatto stime prudenti su Salini Impregilo.
Nella fattispecie, Equita ha ridotto il target price, Kepler Cheuvreux ha portato il rating da buy a hold e Banca Akros da buy ad accumulate. Partendo da Equita, la sim ha diminuito il prezzo obiettivo sul titolo da 4,9 a 4,2 euro, confermando tuttavia la raccomandazione buy.
Così gli analisti hanno commentato le loro scelte in merito alla programmazione aziendale:
Il piano 2016-2019 è focalizzato su riduzione del rischio, con un maggior focus su aree geografiche a margini più bassi ma con profili di cash flow più favorevoli e certi (50% della crescita dagli Usa, il cui peso sul fatturato è atteso salire dal 23% del 2015 pro forma al 32% nel 2019); massimizzazione del cash flow grazie a un maggior controllo del circolante e dei capex. I target 2016 sono più conservativi sia in termini di ricavi che di margini a causa prevalentemente del minor contributo atteso dalle Tav in Italia e dalla metro di Doha, su cui ha inciso una variante richiesta dal cliente che comporterà una leggera diminuzione del valore del contratto. Sul 2019 invece il management ha speso target più aggressivi delle nostre stime in termini di ricavi, ma simili sui margini.
Equita evidenzia anche gli input positivi del piano: tra questi il dato sulla raccolta ordini, che da inizio anno si aggira intorno ai 4 miliardi, molto elevato in confronto ai 6 miliardi stimati da Equita sull’intero esercizio. Alle notizie già note si sono aggiunti alcuni contratti vinti da Lane negli Usa e soprattutto un nuovo contratto da 2,5 miliardi per la realizzazione di una diga in Etiopia.