Non si arresta la morsa del credit crunch nel nostro paese. Lo rilevano i dati presentati in questi giorni dalla Banca d’Italia, che per il mese di agosto 2013 ha potuto registrare un ulteriore calo dei prestiti a livello italiano.
> Diminuiscono i prestiti e aumentano i tassi di interesse a luglio 2013
Nel mese di agosto 2013, infatti, i finanziamenti concessi al settore privato sono scesi in generale del 3,5% su base annua, con un peggioramento rispetto al mese precedente, in cui la flessione aveva raggiunto solo il 3,3%. Più nello specifico il calo dei prestiti ha riguardato le famiglie, per l’ 1,2% sempre su base annuale, ma in maniera più massiccia anche le società non finanziarie, che hanno perso, sempre su base annua, il 4,6% della loro liquidità.
> I mutui più convenienti dell’autunno 2013
Il mercato del credito, dunque, in Italia non trova strade per decollare. Ma il rovescio della medaglia di questa situazione è costituito, sempre per quanto riguarda il mese di agosto 2013, dai risultati leggermente più positivi colti dalla raccolta bancaria. Stando ai dati diffusi dalla Banca d’Italia, nell’ottavo mese dell’anno i depositi dei privati sono saliti del 6,6% su base annua, mentre è diminuita leggermente la raccolta obbligazionaria, che perde il 6,4% annuo.
Si è mantenuto stabile, infine, l’alto tasso delle sofferenze bancarie, fermo al 22,3% come nel mese precedente. Per quanto riguarda infine i tassi di interesse, comprensivi anche delle spese, per i finanziamenti alle famiglie per i mutui sono scesi al 3,91%, mentre per le nuove erogazioni di credito al consumo sono saliti al 9,64%.
In merito ai tassi di interesse sui prestiti, invece, si registra un valore del 4,5% per quelli verso le società non finanziarie – fino ad 1 milione di euro – e il 2,86% per quelli superiori.