I mercati statunitensi hanno celebrato il ‘saluto’ di Bernanke alla Fed registrando rialzi, con una salita dell’1,84%. Poi da gennaio Janet Yellen sarà nominata a capo della Federal Reserve. È stato fatto partire quindi il tapering, la crescente diminuzione agli stimoli monetari che dovrebbe pian piano asciugare la liquidità immessa sul mercato in forma di acquisto di bond.
Fino ad alcune settimane fa, si riteneva che la diminuzione agli stimoli sarebbe stata rimandata a marzo, ma gli ultimi dati sulla ripresa economica negli Usa e sulla diminuzione della disoccupazione hanno fatto dare un segnale importante alla Fed.
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Prima del suo addio, Bernanke ha specificato che “tapering non significa tightening, che a fronte di una diminuzione delle immissioni di liquidità aggiuntiva sul mercato, non ci sarà una stretta sui tassi di interesse per un bel pezzo. Per aumentare i tassi a breve la Fed agisce sui tassi per i fed funds, i tassi a breve interbancari.
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Resteranno sui livelli attuali, cioè vicini allo zero, per tutto il 2015 e forse per una parte del 2016”. E dal punto di vista tecnico, Bernanke ha anche ufficializzato che il tasso di disoccupazione al di sotto del 6,5% indicato tempo fa come punto di riferimento macroeconomico, non sarà più decisivo per muoversi con un rialzo dei tassi a breve. Questa è stata una grande rassicurazione per il mercato che ha visto scendere velocemente negli ultimi mesi il tasso di disoccupazione fino al 7% e che fa pensare nel 2014 una riduzione del tasso su quei livelli.