Sono in corso numerose indagini presso la sezione europea dell’Antitrust circa un presunto cartello tra diversi produttori di camion, tale da danneggiare la concorrenza ed elevare i prezzi del trasporto.
La Commissione ha già inviato notifica alle imprese implicate, di aver avviato le indagini e ha chiesto loro una collaborazione. Le indagini sono iniziate ben tre anni fa, a seguito di una serie di ispezioni. Sono molti i costruttori sospettati, ma la loro lista non è stata resa nota in quanto sarà prima offerta loro l’opportunità di difendersi.
Infatti, stando all’iter procedurale, le parti chiamate in causa possono analizzare i fascicoli dell’indagine e dare una risposta prima che la Commissione Ue prenda una decisione al riguardo. Vestager ha anche sottolineato che tale cartello ha avuto il suo picco circa 10 anni fa ma poi, benché con minor vigore, si è protratto nel tempo.
Se l’indagine accerterà l’esistenza di un cartello, ha fatto presente, si tratterebbe di un’infrazione molto grave alle norme Ue sulla concorrenza e questo potrebbe portare a decidere sanzioni pecuniarie che possono arrivare fino al 10% del fatturato mondiale dell’impresa coinvolta.
A tale proposito, questa mattina, il costruttore di auto svedese Volvo ha già dichiarato di essere una delle società oggetto delle indagini, ha precisato che al momento sta valutando le implicazioni ma probabilmente, sulla scia di quest’indagine, il risultato economico del gruppo e dei flussi di cassa potrà subire effetti negativi significativi.
Alla borsa si Stoccolma il titolo Volvo cede il 2,53% a 82,80 corone svedesi, mentre a Francoforte Man si limita a un progresso dello 0,34% a 91,37 euro e Daimler cede lo 0,72% a 62,29 euro. Infine, a Piazza Affari Cnh Industrial cala dello 0,08% a 9,485 euro.