Da un mese circa è in vigore una normativa che impone alle imprese di pretendere il controllo su imposte e contributi pagati dai loro fornitori, al fine di saldare il conto dei servizi erogati. Tanti i dubbi, una volta riconosciuta la bontà degli intenti.
Questa legge, però, come espresso da più parti, rischia di paralizzare il sistema di concessione degli appalti e dei subappalti.
Il problema fondamentale è che gli operatori economici hanno moltissime scadenze da rispettare. Da un lato chi fornisce la fattura e deve fornire una documentazione aggiuntiva, è incalzato dalla necessità di incassare la fattura stessa.
Chi invece la fattura la riceve deve ricordarsi di chiedere la certificazione dell’adempimento degli obblighi contributivi ed erariali ad un fornitore e allo stesso tempo deve fornire la stessa certificazione al committente in un circolo che sembra fatto più di scartoffie che di reale lotta all’evasione.
Le nuove disposizioni sono contenute nell’art.13-ter del Decreto Legge n. 83 del 2012 e si riferiscono alla responsabilità solidale negli appalti. Le disposizioni sono operative dall’11 ottobre.