Per il momento si tratta solo della bozza del decreto, ma conterrà misure di fondamentale importanza per il contenimento del debito pubblico italiano, cosa che consentirà al nostro Paese di riportare il rapporto deficit – PIL al di sotto del 3% entro il 2013, così come previsto dagli accordi presi con la Commissione Europea. Lo sforamento del tetto, infatti, come noto, esporrebbe nuovamente l’Italia ad una procedura di infrazione per eccesso di debito.
> Il viceministro Fassina annuncia misure di contenimento del debito a breve
Come annunciato nei giorni scorsi, dunque, sia dal premier Enrico Letta, sia dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni, ecco quindi arrivare il primo intervento concreto, la prima manovra per riportare i debiti pubblici italiani sotto la soglia del 3%.
> Letta annuncia interventi per ritornare sotto il tetto del 3% del deficit
Secondo le prime indiscrezioni, dunque, il decreto legge per il contenimento del debito dovrebbe prevedere sia interventi di contenimento, sia misure volte a rifinanziare ammortizzatori sociali, come ad esempio:
- il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga – CIGD – con un costo totale di 330 milioni
- l’erogazione di una nuova social card per gli acquisti, per una spesa totale di 35 milioni di euro
- il blocco totale delle spese per i Ministeri nel corso dell’anno 2013.
Al di là di questi interventi, inoltre, il decreto prevede anche nuove misure in materia di privatizzazioni come:
- l’istituzione permanente di un Comitato di Consulenza Globale e di Garanzia per le Privatizzazioni, per la dismissione delle partecipazioni dello Stato.
Il Governo e il Ministero del Tesoro in particolare ha invece smentito il fatto secondo cui la manovra in questione sarebbe stata finanziata con un ulteriore aumento delle accise dei carburanti.