Le politiche di rigore applicate agli enti locali stanno piano piano uccidendo gli enti locali. E’ per questo che quattro governatori di quattro regioni italiane si sono riuniti in un asse bipartisan per chiedere al Governo Letta di allentare la rigidità delle politiche di austerity connesse con il patto di stabilità.
> I Comuni non subiranno alcun deficit di liquidità
L’ iniziativa è stata presa dai presidenti delle Regioni Lazio, Nicola Zingaretti, Puglia Nichi Vendola, Lombardia Roberto Maroni e Veneto, Luca Zaia, come confermato anche nel corso di una conferenza stampa congiunta, al fine di limitare la compressione delle spese imposta dal patto di stabilità , e sarà seguita da una campagna di informazione e di mobilitazione.
> L’Ance avverte il Governo: il decreto non basta a frenare il debito delle Pa
Per Vendola, ad esempio, l’ idea principale è quella di raccogliere tutti gli alleati possibili e costituire al più presto un movimento istituzionale. Un movimento che si opponga alla cecità dei tagli lineari e del contenimento delle spese volute dall’ Europa, e che dimostri che, procedendo di questo passo sarà molto difficile arrivare anche solo al 2014.
Anche per Zingaretti il patto di stabilità europeo sta colpendo in maniera non corretta le amministrazioni locali, bloccando in maniera non utile i patrimoni. E’ necessario quindi allentarne i cordoni che riducono le possibilità di spesa.