Asta Bot, rendimenti in aumento

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Crescono i rendimenti per i Bot annuali. Nell’asta di oggi il tasso del Bot aventi scadenza a dodici mesi è cresciuto attestandosi allo 0,028% in confronto al minimo storico dello 0,011% dell’asta precedente, avvenuta ad agosto.

Buona la domanda che è stata pari a 11,27 miliardi di euro a fronte dei 7,5 miliardi offerti e interamente assegnati. Il rapporto tra domanda e offerta si è attestato a 1,50. Il regolamento dell’asta cade sul prossimo 14 settembre.

In occasione dell’asta di domani, il Tesoro offrirà fra 6 e 7,75 miliardi di euro di Btp a 3, 7 e 30 anni. Il 7 anni sarà una nuova emissione e verrà offerto per un ammontare compreso fra 3,25 e 4 miliardi. Dopo il buon esito dell’asta Bot, lo spread Btp/Bund si conferma stabile a 115 punti con il rendimento del decennale italiano all’1,83%.

Per gli strategist di Unicredit è probabile che i bond dell’Eurozona, soprattutto quelli tedeschi (rendimento dello 0,685%), trattino in un range molto ristretto vista l’assenza di importanti dati macroeconomici. Nel frattempo sulle borse europee prevalgono le prese di profitto, con il Dax che ora lascia sul terreno lo 0,17%, sopra i minimi della mattinata, il Cac40 lo 0,05%, il Ftse 100 lo 0,43% e il Ftse Mib lo 0,10%, in scia ai ribassi delle borse asiatiche (-1,4% Shanghai e -2,5% Tokyo) che hanno chiuso in negativo dopo i recenti forti rialzi.

I mercati europei si prendono, quindi, una pausa mentre si avvicina l’appuntamento con il Fomc (16-17 settembre). Joe Lavorgna, capo economista Usa di Deutsche Bank, ha spostato le sue aspettative sul primo rialzo dei tassi da settembre a ottobre, elencando diverse ragioni principali: la fragilità dei mercati azionari, il fatto che i mercati finanziari non stiano scontando un rialzo dei tassi in questo mese, il fatto che diversi membri del Fomc sembrano essere contrari a un aumento dei tassi a settembre, che ci sono ancora due meeting della Federal Reserve quest’anno e che quindi la Banca centrale americana può aspettare e vedere se le condizioni dei mercati si stabilizzano.

 

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