Tutte le attività che rientrano nella categoria della liquidità vengono scambiate in apposti mercati, detti, appunto, mercati monetari. Questo tipo di strumenti finanziari si caratterizza per un basso rapporto rischio/rendimento e sono considerate molto efficaci nella diversificazione del portafogli.
Nel mercato monetario italiano i principali strumenti di liquidità sono:
Titoli di stato a breve termine (BOT): hanno una durata variabile pari a tre, sei o dodici mesi e sono emessi dalle autorità competenti ogni 15 giorni. Sono dei titoli al portatore la cui remunerazione è anticipata, in quanto determinata dalla differenza tra valore nominale e prezzo pagato, e il rimborso avviene in una unica soluzione allo scadere dei termini.
Pronti contro termine (PCT): si tratta di due operazioni di compravendita di titoli. La prima operazione consiste nella vendita dei titoli con pagamento a pronti, la seconda, invece, consiste di un riacquisto degli stessi a termine. Grazie ai PCT le due controparti hanno la possibilità di investire dei fondi (chi compra) e di raccogliere liquidi nel breve termine (chi vende).
Depositi vincolati: questi strumenti finanziari hanno date di scadenza e tassi d’interesse fissi. Un’operazione di deposito vincolante è il deposito di un fondo in un istituto per un periodo e un tasso di interesse sul deposito predeterminato. Il rimborso avviene automaticamente alla scadenza del contratto.