La CGIA di Mestre avverte: entro la fine del mese arriveranno gli aumenti delle accise e degli acconti. Entro ottobre quindi gli italiani saranno un po’ meno ricchi del previsto.
Sembra che tutto rientri in un complotto ai danni del Governo Renzi, in realtà la CGIA di Mestre pone sempre dei problemi di natura economica sui quali è la politica a dover intervenire. Anche per le accise e gli acconti è lo stesso discorso. Ecco il comunicato della CGIA con la dichiarazione di Paolo Zabeo.
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I primi nodi stanno arrivando al pettine. Entro la fine di questo mese dovranno essere emanati due provvedimenti legislativi per sterilizzare altrettante clausole di salvaguardia per un importo complessivo di 1,4 miliardi di euro.
Diversamente, fa sapere l’Ufficio studi della CGIA, dal primo ottobre scatteranno gli aumenti delle accise sui carburanti e degli acconti di novembre di Irap e Ires sulle imprese. Dichiara Paolo Zabeo della CGIA:
“Siamo certi che il Governo Renzi non avrà problemi a reperire questi 1,4 miliardi di euro. Molto più difficile – prosegue – sarà recuperarne altri 16 per sterilizzare gli effetti economici delle clausole di salvaguardia per l’anno venturo. Risorse che l’esecutivo dovrà individuare entro la fine di quest’anno, probabilmente con la prossima legge di Stabilità. Pertanto, va benissimo togliere le tasse sulla prima casa. Tuttavia, è necessario essere chiari e dire dove si troveranno le coperture per scongiurare l’aumento dell’Iva, delle accise e degli acconti Irap/Ires, per abolire la Tasi ed eventualmente anche l’Imu sull’abitazione principale e, infine, per scongiurare la riduzione delle detrazioni e deduzioni fiscali”.