Il ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni ha detto che le coperture per la cancellazione della seconda rata Imu saranno “a carico del sistema bancario: un terzo viene coperta dagli anticipi sulle imposizioni del risparmio amministrato e due terzi da anticipi Ires e Irap che sono anticipi a fronte di un aumento delle aliquote del 2014”. Si tratta di una tantum.
In merito all’impegno delle banche Saccomanni spiega che “questa soluzione adottata dal Governo è una soluzione che si inquadra tra le misure prese riguardo al sistema bancario: il nuovo metodo di calcolo per le perdite sui crediti e le misure sul capitale di Bankitalia che servono a migliorare la patrimonializzazione delle banche” e questo in vista degli stress test.
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La seconda rata dell’Imu sarà “coperta” con una “imposizione accresciuta sulle banche una tantum con un anticipo cospicuo vicino al 130% che però è accettabile anche dal punto di vista” della normativa Ue. Quindi Saccomanni, ribadisce che sulla cancellazione della seconda rata dell’Imu “il governo ha mantenuto l’impegno”.
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“I dettagli del decreto sono in fase di finalizzazione: l’importo della rata dell’Imu è di 2,150 miliardi, compresi gli immobili strumentali agricoli”.
Ok del Cdm al provvedimento che “rivaluta le quote di capitale di Bankitalia secondo il documento che Bankitalia ha reso pubblico nei giorni scorsi e che chiarisce la natura dell’operazione”.
In merito a Bankitalia al provvedimento per la rivalutazione delle quote Saccomanni ha ribadito che “Bankitalia si trasformerà in public company”. Il tetto al 5% per la partecipazione “lascia la porta aperta a investitori europei”. Quindi diventerà una struttura da public company “di cui nessuno avrà il controllo”.