Le tasse locali, in appena un anno, sono aumentate del 5 per cento. A riportarlo non sono le sensazioni dei consumatori che hanno visto assottigliarsi il loro budget famigliare, quanto piuttosto delle recenti indagini dell’Istat.
►Inizia la stagione del 5 per mille
L’Istituto nazionale di statistica ha messo sotto la lente d’ingrandimento le imposte tributarie delle regioni, dei comuni e delle provincie, quelle tasse che hanno praticamente impoverito i contribuenti ed ha notato che in dieci anni sono aumentate del 32,2 per cento.
Il fatto è che tutti gli enti locali, siano essi regioni, comuni o province, partono tutti dai contribuenti per far sì che i bilanci non vadano in rosso. E se l’aumento nel corso in decennio sembra esagerato, non è da meno quel che è successo nell’ultimo anno: le tasse richieste ai cittadini dalle amministrazioni, infatti, sono cresciute del 5 per cento, pari a 9,2 miliardi di euro. Non si assisteva ad un aumento delle imposte locali dal 2008, anno segnato tra l’altro da un’inversione di tendenza nella tassazione di questo tipo.
►Il successo del fisco italiano in Vaticano
Se si entra maggiormente nel dettaglio si scopre che le imposte comunali, dal 2010 al 2011 sono cresciute del 5%, vale a dire di 4,8 miliardi di euro; le imposte regionali sono aumentate di 4 miliardi che corrispondono ad una crescita percentuale di 5,4 punti. Le province, infine, hanno aumentato le tasse dell’11,1 per cento, vale a dire quasi mezzo miliardo.