Nulla di buono all’orizzonte per le tasche delle famiglie italiane: mancano poche ore all’aumento dell’aliquota Iva, una maggiorazione della tassazione pari all’1% che coinvolgerà circa il 70% dei prodotti di più largo consumo – abbigliamento, benzina, vino, arredamenti, computer, tariffe di liberi professionisti e artigiani – e anche gli alimenti, anche se solo in maniera marginale, i quanto gli aumenti saranno solo sul 5% del paniere.
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A conti fatti si tratta di 207 euro in più all’anno per una famiglia di tre persone, a gravare sulle spese sarà soprattutto il settore dell’abbigliamento. Ad esempio, i base ai calcoli riportati da “Il Giornale” un cappotto da donna che oggi costa 149,90 euro costerà 153,90 (il 3%in più), una gonna passerà dagli attuali 55,90 a 58 euro (+4%), una camicetta da 39,95 a 42 euro (+5%), jeans da 125 euro passa a 129,90 (+4%.
Gli stessi aumenti sono previsti anche per profumi, cosmetici, valigie, mobili ed elettrodomestici, nonché per i prodotti informatici come tablet, pc, tv, foto e videocamere, cellulari e connessioni a Internet.
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Gli aumenti più importanti nel settore alimentare sono previsti per vino e alcolici: una bottiglia di vino rosso da 6,90 passa a 7,40 (+7%), il bianco da 6,50 a 6,90 (+6%) e lo spumante da 13,80 a 14,80 (+7%). Gli articoli alimentari ‘protetti’, quelli che al momento hanno l’aliquota Iva al 4% come pane, riso, pasta, farina, formaggio, olio, frutta e verdura, libri, giornali, occhiali, avranno degli aumenti ma be poco percettibili.