Nel corso del terzo trimestre 2013 la domanda di mutui italiana ha lanciato qualche segnale positivo. Sono infatti aumentate le richieste pervenute nei mesi di luglio, agosto e settembre 2013, che hanno mostrato un incremento progressivo dei valori.
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Secondo gli osservatori di Crif – Mutuisupermarket, la situazione che è stato possibile registrare nel corso del penultimo trimestre del 2013 è la seguente:
- un incremento del 2% nel mese di luglio 2013
- un incremento del 4% nel mese di agosto 2013
- un incremento del 7% nel mese di settembre 2013.
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Tali dati, tuttavia, non devono essere interpretati ancora come dei veri e propri segnali di ripresa secondo gli esperti, perché ad una analisi più approfondita del fenomeno la situazione appare ancora critica in Italia.
Se si vanno a guardare i dati della domanda in maniera non aggregata, infatti, si scopre che:
- i mutui ai fini di surroga, oggi il 10% del totale, cioè relativi ai clienti che per motivi di convenienza vogliono avvalersi della portabilità sono in aumento
- i mutui con finalità liquida,oggi il 9% del totale, cioè quelli richiesti per avere liquidità e non per finanziare l’acquisto di una abitazione sono parimenti in aumento.
A salire, dunque, sono anche le percentuali delle richieste di mutuo che maggiormente indicano un regime di sofferenza delle famiglie italiane, che si muovono alla ricerca di offerte più convenienti perché a corto di liquidità o non chiedono prestiti per l’acquisto di abitazioni.
Per il terzo trimestre 2013, infine, i mutui a tasso fisso vengono ancora preferiti a quelli a tasso variabile, gli importi della maggior parte delle domande sono di norma inferiori ai 100 mila euro e l’importo complessivo nei mutui effettivamente concessi tocca solo 115.249 euro.