Si registra un vero e proprio boom di immatricolazioni di auto in Italia durante il mese di maggio, appena conclusosi.
Le vendite hanno fatto segnare una nuova salita pari al 10,78%. A maggio, dunque, le immatricolazioni sono state 146.582 portando il numero a 725.516 vetture nei primi cinque mesi dell’anno con una crescita del 15,2% sullo stesso periodo del 2014. Brilla Fiat Chrysler Automobiles che anche a maggio è cresciuta più del mercato con un +13,42% (41.780 immatricolazioni di vetture) con una quota salita dal 27,8% al 28,5%: nei cinque mesi 2015 le consegne del gruppo sono state 206.450, in crescita del 16,32%. Per la quinta volta consecutiva dell’anno, quindi, Fiat Chrysler Automobiles ottiene un risultato migliore rispetto a quello del mercato. Lo dice l’azienda in una nota sottolineando il risultato di Jeep che a maggio quasi triplica le vendite (+184%). Nel complesso, a maggio sono stante vendute 509.649 auto: il 28,76% auto nuove e il 71,24% auto usate.
Il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano, però, nota il rallentamento della ripresa perché “l’incrinarsi della fiducia ha determinato atteggiamenti più cauti. La domanda – spiega Quagliano – ha reagito positivamente agli stimoli forniti dalle case automobilistiche e dai concessionari con un marketing particolarmente aggressivo basato essenzialmente sul prezzo e sulle condizioni finanziarie offerte. La risposta della domanda è stata positiva perché vi era fiducia nella ripresa, ma l’incrinarsi della fiducia ha determinato atteggiamenti più cauti. La cautela potrebbe però essere rapidamente superata se il segnale di ripresa dell’economia trovasse una conferma e soprattutto se il Governo, che ha dimostrato di appezzare molto le nuove iniziative produttive in Italia del settore dell’auto, manifestasse qualche segnale di attenzione anche nei confronti del mercato dell’auto, ad esempio, cominciando ad allineare la tassazione sull’auto aziendale agli standard europei e accogliendo la proposta dell’Unrae di una parziale detraibilità fiscale dei costi d’acquisto dell’auto anche per i privati”.