La Banca Centrale Australiana questa notte ha deciso di mantenere il livello dei tassi di interesse al 2.50% e non ci sono novità di sorta rispetto a quanto ci si aspettava.Concentrandoci, per poi passare ai livelli tecnici, sul dollaro australiano, è stato soltanto detto che il proprio valore rimane alto come da standard storici e che il declino rispetto ad un anno fa può aiutare a raggiungere gli standard di crescita desiderati, pur essendoci state delle risalite negli ultimi mesi che non aiutano spiega Matteo Paganini di Dailyfx. Oltre a questo, che non ha mosso il mercato nel breve e che potrebbe portare a tentativi di ulteriori estensioni rialziste da qui a qualche giorno (da valutare in caso di ripartenza oltre area 0.9300), nulla di nuovo sotto il sole.
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AudUsd: volatilità senza direzionalità per il dollaro australiano, che potrebbe aver compiuto un doppio massimo in area 0.9300 sul quale pensare di sfruttare il buon R/R ed entrare corti con stop e reverse sopra i massimi. Un ritorno sui supporti passanti per 0.9210/15 potrebbe fornire la possibilità di acquistare l’aussie in limit, con l’idea che ritorni sotto area 0.9190 potrebbero portare ad approfondimenti verso 0.9170 ed in estensione 0.9150.
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EurUsd: congestione per l’euro dopo il tentativo di discesa post-inflazione subito rimangiato con tentativi di ripartenza oltre 1.3800. Seguiamo la possibilità di formazione di una divergenza ribassista su un 4 ore, con le medie ancora impostate a ribasso e con il mercato che sta formando, seppur in maniera disordinata, una possibile bandiera ribassista. Sopra area 1.3825 potremmo assistere a tentativi di raggiungimento dei massimi precedenti.