Affondo di Mps a Piazza Affari dopo una semestrale peggiore delle attese e sebbene l’accordo raggiunto con i sindacati per coordinare 1.334 nuovi esuberi chiesti dalla Unione europea. Il titolo è stato nuovamente sospeso per troppo ribasso.
In merito alle uscite, queste saranno su base volontaria e verranno coperte dal Fondo di Solidarietà, l’ammortizzatore sociale di categoria. I lavoratori colpiti avranno mediamente l’83-85% del loro stipendio. Potrà accedere al Fondo di Solidarietà, facendo domanda entro il 26 settembre, chi matura i requisiti pensionistici ‘Ago’ (assicurazione generale obbligatoria, ndr) entro il 31 dicembre 2019.
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L’ad della banca Fabrizio Viola sostiene che l’accordo, che arriva dopo altri affini che hanno interessato 4.600 dipendenti della banca, aiuterà Mps a consolidare la ristrutturazione in corso da più di due anni, ma che nei risultati di fine giugno non ha ancora riportato i numeri neri. Mps ha infatti chiuso il primo semestre in perdita netta per 353 milioni, dai 379 di rosso del 2013. Secondo Fabrizio Viola il risultato è per ” condizioni esterne particolarmente difficili”, imputabili ai dati macroeconomici italiani.
“Il secondo trimestre è stato particolarmente difficile, con un impatto su margine di interesse, commissioni e costo del credito”, ha aggiunto Viola – su questi aspetti la banca dovrà concentrarsi nella seconda parte dell’anno”. Sono principalmente le variazioni sui crediti, salite da 476 milioni a 731 milioni tra il primo e il secondo trimestre d’esercizio (+53%), a pesare sui conti. La banca spiega il trend con “accantonamenti su alcune posizioni di ammontare significativo” e con “la revisione delle stime di perdita per talune sofferenze a seguito dell’aggiornamento delle valutazioni dei cespiti immobiliari a garanzia effettuato anche per la revisione degli attivi della Bce”.