E’ in corso la trattativa tra Banca Popolare di Bari e Chiarichieti, con l’istituto bancario pugliese che negli ultimi giorni ha presentato una offerta non vincolante per la nuova banca abruzzese, anche se i tempi per la definizione dell’operazione non sono ancora chiari.
Il termine fissato per il 30 settembre con tutta probabilità slitterà a data da destinarsi e a questo stanno lavorando governo e Commissione dell’Unione Europea come sottolineato anche dall’ad della Banca popolare Emilia Romagna, Alessandro Vandelli: “Credo stiano negoziando per avere un allungamento dei tempi. Francamente credo che i vertici delle good bank stiano negoziando per avere un po’ più di tempo a disposizione. Ma non ho nessuna conferma né indicazione in tal senso“.
L’ipotesi di un interessamento di Banca Popolare di Bari per Carichieti era nell’aria già da tempo ed è stata confermata senza alcun tipo di problema dal presidente dell’istituto pugliese Marco Jacobini il quale però ha voluto anche mettere un freno a facili entusiasmi, lasciando intendere che per adesso le due parti si stanno annusando e niente di più. Poi, sempre alla stampa, Marco Jacobini ha anche sottolineato che l’interesse da parte di Banca Popolare di Bari è solo ed esclusivamente per Carichieti. Niente da fare dunque per le altre banche messe in risoluzione ovvero Banca Etruria, Carife e Banca Marche, costrette dunque a sperare in altri “salvatori”. Ecco le parole del presidente di Banca Popolare di Bari a margine della riunione del comitato esecutivo dell’Abi al quale ha preso parte. “Più che in corsa siamo in leggera camminata, nemmeno veloce – ha detto scherzando. – Un pensiero ce lo abbiamo fatto. La valutazione è bella, è una bellissima valutazione, staremo a vedere“. Intanto urge capire i termini massimi per la trattativa ma la sensazione è che la data del 30 settembre possa davvero slittare.