Il sistema bancario è considerato alla base della crisi economica che, scoppiata diversi anni fa con una bolla finanziaria in America, adesso ha investito anche il Vecchio Continente assumendo una portata “globale”.
Oggi il sistema bancario, soprattutto quello italiano, è sotto accusa in seguito alle rivelazioni di alcuni documenti legati ad un’inchiesta della Procura di Milano che ha approfondito il tema dell’attività d’intermediazione che le banche offrono a chi decide d’investire in borsa.
In base al coinvolgimento di alcuni istituti di credito si può ipotizzare una modifica del mercato. In pratica è stato individuato un sistema che, nella compravendita di titoli quotati e non, consentiva alle banche di speculare sul prezzo facendo la cosiddetta cresta.
Il denaro in surplus sembra sia stato usato spesso per aggiustare i bilanci di alcune banche. Tutto è partito dall’analisi delle attività di una finanziaria svizzera. Oggi l’inchiesta si è allargata a macchia d’olio e presto sarà chiesto di svolger un processo contro 18 persone che oggi lavorano in Svizzera ma che in passato hanno ricoperto il ruolo di funzionari in alcune banche italiane.
Al momento sembra che sia a rischio la reputazione della Banca popolare di Lodi, della Bnp Paribas, della Royal Bank of Scotland, dell’Unicredit, della Bassa Cassa Lombarda e della Banca di credito cooperativo di Roma.