Politica ed economia vanno di pari passo e anche l’avvicendamento di questi giorni a Palazzo Chigi sta avendo e avrà delle ripercussioni sull’economia dell’Italia, c’è solo da capire se queste saranno positive o negative. Al di la del dibattito politico attualmente in corso, le banche, tanto italiane che internazionali, e vari analisti hanno dato già il loro giudizio su questa nuova era della politica italiana ed è anche positivo.
Ad esempio, secondo la banca inglese Barclays, il passaggio di consegne tra Enrico Letta e il sindaco di Firenze è “moderatamente positivo” e prevede già nel breve periodo una riduzione delle emissioni di debito a tutto favore della credibilità del debito del paese agli occhi delle agenzie di rating; Credit Suisse la pensa diversamente, secondo l’istituto elvetico, infatti, i problemi dell’Italia perdureranno e al nuovo premier servirà parecchio tempo prima di poter vedere gli effetti del suo operato.
Morgan Stanley, dal canto suo, pensa che questo avvicendamento sarà sicuramente positivo per il paese, ma rischia di creare delle nuove pressioni sull’euro, pericolo che invece non vede la francese SocGen.
La Deutsche Bank ha accolto con favore l’arrivo del nuovo premier ma punta il dito sull’inefficienza delle istituzioni italiane le difficoltà che questa potrà creare per le riforme di lungo periodo che il sindaco vuole fare.
In sostanza le banche e gli analisti hanno reagito bene alla staffetta, anche se tutte sono concordi nel dire che il nuovo premier si giocherà tutto sul tema delle riforme a lungo termine, per questo ci si augura da tutte le parti che il nuovo governo possa avere una lunga vita.