L’Euribor è uno degli indici al quale si vincola l’oscillazione dei tassi variabili dei mutui. In particolare il mutuo variabile indicizzato con l’Euribor sarà composto dall’Euribor di periodo sommato allo spread della banca.
► Tutta l’anomalia degli spread
Si tratta dell’indicizzazione più frequente per i mutui variabili, adesso però, le banche non sembrano più troppo convinte di questo indice e ci sono degli istituti di credito che hanno deciso di legare ad altri indicatori i loro tassi variabili.
Nelle ultime due settimane sono addirittura tre le banche che si sono allontanate dall’insieme di istituti di credito che concorre alla formazione di questo indice interbancario al quale oggi risultano collegati miliardi di milioni di contratti, mutui erogati in Italia o nell’area euro in generale.
► Rate più leggere con l’Euribor ai minimi
L’ultima banca in ordine cronologico a rinunciare all’Euribor è stata la Erste Group bank che ha seguito di poco un medesimo annuncio della Raiffeisen Bank Internaional, un istituto di credito austriaco. L’insieme di banche che facevano parte del famoso panel sono quindi calate dal 44 a 40. Le altre banche che si sono allontanate prima erano state la Bayerische Landesbank e la Rabobank. Nel 2012, invece, dagli istituti di credito “filoEuribor” si sono tirate fuori la Citigroup e la DekaBank.
Adesso è in atto un’indagine sull’Euribor a livello europeo.