Il sistema bancario italiano ha dimostrato di essere molto più solido di altri sistemi omologhi in Europa ma questo non lo mette al riparo da alcuni elementi critici che vanno ad intaccare l’ascesa dell’uno e dell’altro titolo bancario. Stavolta, sotto la lente d’ingrandimento degli analisti, ci è finito il Banco Popolare che ha dichiarato al mercato che per la sua concessionaria Agos ci sono molte perdite.
► Banco Popolare in difficoltà
Bankitalia, intervenuta nella questione, ha perfino invitato gli ad del Banco Popolare ad operare una rettifica sui crediti. Questo vuol dire che entro la fine dell’anno i risultati andranno al di là delle stime originali fatte dagli analisti. Si allontaneranno ma per ora è indiscusso il Core Tier 1 superiore ai requisiti fissati dall’Associazione bancaria europea (Eba).
► Il patrimonio di MPS non è a rischio
Il Banco Popolare, dal punto di vista del mercato, si è comportato con molta chiarezza tanto che gli investitori hanno subito ipotizzato una perdita netta del titolo. Nel comunicato diffuso dai manager del gruppo bancario, sembra che il “buco” che sarà accusato alla fine dell’anno, si aggirerà intorno ai 330 milioni di euro.
Il brutto è che questa è soltanto la stima fatta per la chiusura dei bilanci alla fine dell’anno, ma non si esclude un incremento delle perdite. Preoccupa soprattutto Agos, la concessionaria della quale non si hanno ancora dati definitivi, se non quelli riferiti al 2012, quando ha inciso sulla perdita del Banco Popolare con un buco da 100 milioni di euro.