Quella in corso è una giornata alquanto intensa, ricca di consigli di amministrazione per le principali banche popolari del nostro Paese. Quello del Banco Popolare Vicenza (Bpvi), il più atteso della giornata malgrado l’istituto non sia quotato a Piazza Affari, ha sancito ufficialmente l’uscita del consigliere delegato e direttore generale Samuele Sorato.
Durante i giorni scorsi, indiscrezioni davano in arrivo a Vicenza al suo posto il banchiere Divo Gronchi, classe 1939. Tuttavia, sembra che nelle ultime ore questa ipotesi abbia perso terreno.
“Il dottor Samuele Sorato – informa una nota di Bpvi – ha rassegnato le dimissioni a far data da oggi dalla carica di consigliere delegato, nonché di direttore generale, della Banca Popolare di Vicenza, dimissioni accettate dal consiglio di amministrazione. Le deleghe a suo tempo conferite al consigliere delegato – aggiunge il comunicato – vengono attribuite temporaneamente al comitato esecutivo. Il consiglio di amministrazione ha ringraziato il dottor Sorato per gli anni di lavoro trascorsi nella Banca. Il dottor Sorato parimenti ringrazia il consiglio di amministrazione, per la fiducia accordatagli in questi anni di attività, nonché le collaboratrici e i collaboratori che lo hanno accompagnato”.
Per le altre Popolari quotate, invece, è una giornata importante per la riunione dei cda che hanno approvato i numeri del primo trimestre del 2015. La Banca Popolare di Milano ha chiuso il periodo con un utile di 67,6 milioni, in crescita del 5,1% annuo, e con ricavi per 425,8 milioni (-3,7 per cento). In calo il totale delle rettifiche per deterioramento crediti che si è attestato a 74,3 milioni (11 milioni in meno rispetto a marzo del 2014).
Il Banco Popolare è invece tornata all’utile nel periodo: nel primo trimestre del 2015, l’istituto veronese ha registrato profitti per 209 milioni, contro una perdita di 19 milioni registrata al 31 marzo del 2015.