La Bank of America, colosso del credito e degli investimento, verserà 17 miliardi alle autorità americane per chiudere risolutivamente la vicenda dei mutui subprime.
Prese di mira le operazioni, durate troppi anni, in cui i colossi finanziari hanno indotto le famiglie a indebitarsi per comprare casa, dopodiché tali debiti controversi o inesigibili venivano introdotti in pacchetti d’investimento dalla struttura poco trasparente e venduti sul mercato. Non è stato solo un danno alla finanza ma è diventato un problema di sistema in quanto hanno infettato con la loro spazzatura tutta la struttura compromettendo la fiducia generale.
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I mutui subprime hanno innescato la crisi finanziaria del 2008, che poi ha travolto con sé l’economia reale ed è divenuta globale. Fra le cause dello sfacelo c’è la pessima gestione di tutti i titoli «derivati», che sono cresciuti in esuberanza fino ad ammontare a dieci o più di volte il valore dei titoli reali sottostanti. La colpa è stata anche della troppa deregolamentazione finanziaria che ha fatto sì e addirittura sostenuto tutto questo, e della rinuncia o dell’incompetenza da parte delle autorità di regolazione di porre in essere anche i pochi controlli che avrebbe potuto e dovuto fare con i loro residui poteri.
I maxi patteggiamenti plurimiliardari che si sono succeduti con il Dipartimento di giustizia accettati man mano dalle grandi istituzioni finanziarie americane rappresentano cifre impressionanti ma a ben pensare, in realtà, si tratta di briciole in confronto alle somme di denaro assurde smosse dalla crisi nel 2008 e negli anni successivi e fino a oggi.