Le banche spagnole sono in crisi e forse sono all’origine di tutta la crisi del paese. È emblematica la situazione dell’istituto di credito Bankia che in un anno e mezzo ha perso il 90 per cento del suo valore.
Abbiamo già considerato il caso della Dexia franco belga, per la quale è stata attivata una procedura di salvataggio, tramite fallimento ordinato che ha garantito la sopravvivenza del titolo.
Non si può fare un discorso analogo rispetto alla Bankia spagnola che, per esempio, la settima scorsa in un sol giorno ha perso il 26 per cento del suo valore. In un anno e mezzo, in realtà, la perdita è stata molto consistente ed ammonta ad un -90 per cento.
Gli analisti spagnoli, ormai, non hanno più speranze e ritengono che quando una società ha più debiti che attivi, ha anche un titolo che ormai non vale più nulla. È normale allora che dall’inizio dell’anno ci sarà l’uscita di scena: il titolo Bankia sarà escluso dal principale indice iberico, l’Ibex 35.
La scelta è giustificata dal fatto che la quotazione dei titoli Bankia è ora fissa a 0,412 euro, il 90 per cento in meno rispetto all’IPO che aveva lanciato nel luglio 2011 le azioni della banca sul mercato con un valore unico di 3,75 euro.