La Banca d’Italia è ancora cauta nell’esprimere giudizi entusiastici, ma crede nella ripresa. E la addita agli italiani, invitandoli a non sprecare le possibilità di crescita, anche minima, che potranno essere offerte dall’economica. E’ questo infatti il contenuto e il messaggio del nuovo bollettino mensile emesso da Bankitalia, che insiste sui toni della stabilità.
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Solo la stabilità, infatti, potrà concedere all’Italia il clima giusto per affrontare quelle riforme che attendono il paese nel biennio che va dal 2015 al 2017, riforme che servono per centrare gli obiettivi di crescita economica e per agganciare una inversione di tendenza. I dati statistici mostrano che a partire dal mese di agosto il calo del PIL si è stabilizzato, ma se non si perseguisse la linea delle riforme, entro la fine del 2013 si potrebbe avere un ulteriore calo del PIL.
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Passando poi a parlare del sistema delle banche italiane, Bankitalia pensa che siano solide dal punto di vista patrimoniale e che abbiano conseguito nell’ultimo anno buoni risultati dal punto di vista della raccolta, ma sono ancora afflitte dal problema del credito, fenomeno che frena la ripresa.
L’Europa nel frattempo offre segnali di miglioramento anche se la produzione industriale italiana ancora non dà i risultati sperati. Gli investitori esteri hanno però ripreso ad acquistare titoli di Stato italiani.
Sul fronte del lavoro la situazione resta ancora molto critica, sia dal punto di vista dell’occupazione che da quello della disoccupazione. Nel secondo trimestre del 2013, tuttavia, anche le percentuali dei disoccupati sembrano aver avuto un freno nella caduta.