L’Italia ha bisogno di puntare al ritorno a una crescita stabile, capace di offrire nuove prospettive di lavoro, mediante un consolidamento delle riforme e un sistema bancario più forte. E’ questo il pensiero di Bankitalia, soddisfatta dei primi cenni di ripresa.
Ignazio Visco ha delineato un iter che tra i pilastri ha sempre una maggiore integrazione europea, avvertendo che però nel dibattito tra Paesi, talvolta difficile e teso, si fa meglio ascoltare chi dimostra di far bene a casa propria, di onorare appieno i propri impegni. E quindi l’Italia deve proseguire quanto intrapreso: il giudizio di via Nazionale è positivo, si ricorda l’azione di riforma avviata “per rimuovere gli ostacoli allo sviluppo del Paese”, “riconosciuta a livello internazionale da istituzioni e mercati”. Si lodano in particolare i recenti provvedimenti di riforma del mercato del lavoro, e “la forte espansione delle assunzioni a tempo indeterminato nei primi mesi del 2015”, definito “un segnale positivo”. Si chiede però al governo di proseguire sulla strada avviata “per non deludere le aspettative di cambiamento occorre allargarne lo spettro e accelerarne l’attuazione”. Anche se “in alcuni casi i benefici non sono immediati, ma questo è un motivo in più per agire, perseguendo un disegno organico e coerente”.
Sulla ripresa, e non solo su quella italiana, pesa tuttavia lo spettro della crisi greca. Finora, dice Visco, “ha avuto ripercussioni limitate sui premi per il rischio sovrano nel resto dell’area, riflettendo le riforme avviate in molti Paesi, i progressi conseguiti nella governance europea e negli strumenti a disposizione delle autorità per evitare fenomeni di contagio”.
E poiché il ruolo delle banche è fondamentale nel sostegno dell’economia, Visco non si è lasciato naturalmente sfuggire l’occasione per ricordare quanto sia importante adottare provvedimenti che mettano il sistema creditizio nelle condizioni di sostenere nuovamente l’economia italiana.