L’annuncio di Barclays lascia senza fiato : «nel 2014 taglieremo tra i 10 mila e i 12 mila posti di lavoro, 7 mila dei quali solo nel Regno Unito». L’amministratore delegato di Barclays, Antony Jenkins, banca che ha 139 mila addetti in tutto il mondo, ha annunciato il piano di licenziamenti. Annuncio che giunge a pochi giorni dall’aumento del 10% dei bonus corrisposti allo staff del settore ‘investment banking’, che nel 2013 ha avuto un calo dell’utile del 37%.
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Alcuni giorni fa Jenkins aveva rifiutato, per il secondo anno consecutivo, il proprio bonus annuale pari a 2,7 milioni di sterline, spiegando che «non è giusto» riceverlo in un momento in cui la banca deve affrontare «costi molto significativi». Non a caso Barclays esce da un periodo in cui è stata al centro di una serie di scandali. E Barclays ha attestato di essere stata citata in giudizio in varie inchieste internazionali su illeciti nella vendita di derivati.
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In ogni caso comunque l’ istituto di credito è tornato all’ utile nell’ anno fiscale 2013 a 540 milioni di sterline, contro una perdita di 624 milioni di sterline dell’anno precedente. L’utile per azione ordinaria è pari a 3,7 sterline contro una perdita di 4,8 sterline per azione, al netto delle imposte. Il profitto -pagate le tasse- ha avuto un importante aumento di 1,297 miliardi di sterline, rispetto ai 181 milioni dell’anno precedente. Le entrate complessive sono arrivate a 28,44 miliardi di sterline, rispetto a 25,61 miliardi dello scorso anno.