Infatti, e questo è problema comune tanto quanto a pensionati che a stipendiati, una volta che lo stipendio o la pensione sono versati in banca sono considerati da Equitalia come parte del risparmio e quindi passibili di pignoramento in caso di debiti insoluti.
Ma quei soldi, in realtà, sono di primaria necessità per pensionati e stipendiati, che li usano per le spese correnti. Per questo, anche su suggerimento del direttore stesso dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera, Equitalia ha deciso, e il provvedimento ha decorrenze immediata, che le azioni di pignoramento direttamente sul conto corrente saranno attivabili solo al datore di lavoro o all’ente pensionistico e solo per pensioni o stipendi che risultino superiori a 5 mila euro mensili.
► Sale la spesa per le pensioni che però sono sempre più povere
Il pignoramento presso datore di lavoro o ente pensionistico potrà avvenire, come accade anche ora, solo per un decimo dello stipendio sotto i 2.500 euro mensili di reddito, un settimo tra 2.500 e 5.000 euro un quinto sopra questa soglia.