Mario Draghi ha annunciato nei giorni scorsi l’acquisto di covered bond per un totale che potrebbe arrivare a 1.000 milardi di euro, preferendo questa azione al QE.
Non sono stati forniti numerosi dettagli in sede di comunicazione del lancio. Si sa solo che saranno emessi dagli istituti di credito, che potranno essere acquistati sia sul mercato primario che su quello secondario, e che potranno essere garantiti dai flussi dei mutui ipotecari dei privati o dai flussi dei titoli pubblici. Inoltre, si precisa che il rating non dovrà essere inferiore a “Cqs3”.
L’Eurotower non ha precisato a quanto ammonta ciò che potrà essere acquistato da ogni singolo Stato nell’Eurozona. In base agli obiettivi stabiliti, che sono l’incremento della base monetaria e la lotta alla deflazione, si prevede che acquisterà senza colpo ferire ogni cosa che sul mercato risponderà alle caratteristiche richieste. Sono molti i detrattori della decisione presa dalla Banca centrale europea:
Draghi con questa misura aumenta la base monetaria che nell’ultimo anno è stata ridotta di 1000 mld (strana coincidenza), l’ottenimento dell’espansione del bilancio della Bce e il sostenimento della dinamica dei prezzi allontanerà per sempre la misura (QE) che tutti si auspicano. Attualmente i covered bond che oggi sono a basso rischio, quindi a basso rendimento, vengono emessi dalle banche oltre che per il funding ordinario a lungo termine, principalmente per il rimborso degli LTRO del 2011/2012 in scadenza fine 2014 e inizio 2015. Fatta questa premessa, non è difficile concludere che la Bce procederà principalmente all’acquisto dei covered bond emessi dalle banche tedesche che hanno una componente pubblica più alta di tutti gli altri paesi, quindi sarà un QE riservato alla Germania mascherato da covered bond.